Un bell’articolo di Prasad su BMJ fa riflettere sull’importanza di valutare la reale rilevanza clinica dell’endpoint scelto per valutare il trattamento sperimentale: alcuni endpoint (anche il tempo alla comparsa di metastasi) potrebbero essere clinicamente poco solidi.
Passare da un anno di terapia di trastuzumab a nove settimane di terapia anti-HER2 avrebbe il potenziale vantaggio di limitare la tossicità cardiaca e i costi. Il SOLD è uno degli studi che hanno analizzato la possibilità di effettuare tale forma di de-escalation. Con quali risultati?
L’analisi secondaria dello studio ALEX documenta l’ottima attività di alectinib, indicato nei pazienti con NSCLC ALK positivo, anche nei casi con metastasi encefaliche.
Il successo della combinazione di trastuzumab e pertuzumab nella patologia mammaria HER2 positiva (trial CLEOPATRA) non è replicato nella patologia gastrica avanzata con lo stesso driver molecolare: questa la deludente bottom line dello studio randomizzato JACOB.
Uno studio prospettico ha analizzato l’incidenza e i fattori predittivi della riattivazione del virus dell'epatite C (HCV) in pazienti sottoposti a terapia antitumorale.
Nella pratica clinica, la chemioterapia neoadiuvante andrebbe sempre presa in considerazione nei pazienti con tumore della vescica infiltrante il muscolo. Ma quale schema di chemioterapia è il più efficace? Un’analisi statunitense produce spunti interessanti
I campi di applicazione dell'intelligenza artificiale in medicina sono molteplici e in parte imprevedibili. Lo studio del gruppo britannico - popolato da ricercatori italiani - testa la possibilità dei modelli automatici nel predire l'evoluzione della malattia oncologica.