Conclusi i 5 anni di terapia endocrina adiuvante per carcinoma mammario ER+, si è davanti a un bivio decisionale. Fermarsi o andare avanti con la terapia? La decisione terapeutica, condivisa tra medico e paziente, può giovarsi di ulteriori elementi che informano riguardo al rischio di recidiva.
Circa un anno dopo la pubblicazione dei dati positivi dello studio KEYNOTE-024, i risultati dell’analisi di qualità di vita confermano il vantaggio per pembrolizumab rispetto alla chemioterapia con platino nei pazienti con tumore del polmone avanzato, con alta espressione di PDL1.
Pubblicati in uno special article gli statement della American Society of Clinical Oncology sulla relazione tra uso di bevande alcoliche e neoplasie maligne: alto il rischio e limitata la consapevolezza.
Sebbene il valore dell’1% sia stato utilizzato come cut-off per definire la positività dei recettori estrogenici (ER), diversi studi hanno riportato che i tumori con ER
La composizione del microbioma intestinale dei pazienti può condizionare la risposta all’immunoterapia, e la presenza di alcuni batteri potrebbe consentire di ottenere risposte nei casi di resistenza primaria.
C'è un acceso dibattito riguardo al ruolo della vitamina D nella cancerogenesi e alla associazione causale tra la sua carenza e l'aumentato rischio di cancro. Lo studio presentato affronta questo tema arruolando oltre 70.000 pazienti e 85.000 controlli.
Uno studio di fase I è stato condotto per deteminare tossicità, dose massima tollerata (MTD), farmacocinetica e attività clinica dell’agente orale Z-endoxifen, metabolita del tamoxifene.