Uno studio italiano real-world - condotto in 19 centri con esperienza nella patologia specifica - valuta quale sia il beneficio della terapia di terza linea e quali pazienti con carcinoma gastrico avanzato siano i candidati ideali a riceverla.
"Last but not least" è un modo di dire inglese a indicare qualcuno o qualcosa che è in coda alla lista ma che non è ultimo per importanza. L'espressione si adatta anche all'ultima linea di terapia antitumorale: sarà pure l'ultima che il paziente riceve ma la decisione riguardo al suo impiego non è meno importante di quella che ha caratterizzato le scelte dei trattamenti precedenti. Uno studio ...
Uno studio danese ricorda alla comunità oncologica l’importanza di stimolare all’esercizio fisico i pazienti candidati a trattamenti adiuvanti: anche chi è sempre stato pigro può essere motivato!
Un ritardo o un rifiuto dei trattamenti antitumorali convenzionali, quando causati da un ricorso alla medicina alternativa, possono essere particolarmente pericolosi per i pazienti. Tuttavia, l’evidenza riguardo agli effetti delle cure alternative è limitata, sia per la paucità di dati sia per la riluttanza dei pazienti nel dichiararne l’uso ai propri medici di riferimento. Uno studio americano ...
Nelle donne con tumore dell’ovaio in progressione 6-12 mesi dopo la fine della terapia con platino, è utile scegliere una terapia senza platino per prolungare l’intervallo libero dal farmaco e aumentarne poi l’efficacia? Lo studio MITO8 ha verificato prospetticamente il quesito
Prima considerata una possibile strada per la chemioprevenzione. Poi i dati incerti. Ora un deciso passo indietro. Secondo lo studio VITAL la supplementazione di vitamina B6 e B12 aumenterebbe il rischio di cancro polmonare.
Uno studio retrospettivo olandese fa riflettere sul possibile ruolo del trattamento ad intento radicale nei pazienti con tumore del polmone, con malattia “oligometastatica” alla diagnosi: lo studio ha ovvi limiti, ma l’argomento è clinicamente importante.