Un acronimo, GIM (Gruppo Italiano Mammella). Un numero, due. Lo studio è il GIM-2. Il disegno è 2x2 fattoriale. I risultati dicono che la combinazione di 2 farmaci (EC) è meno tossica e ugualmente efficace della combinazione a 3 farmaci (FEC). Ma non è finita. La somministrazione ogni 2 settimane è superiore alla somministrazione ogni 3 settimane.
C’è molto interesse per le “biopsie liquide”, che potrebbero consentire la diagnosi molecolare su siero / plasma senza ricorrere al prelievo di tessuto. Un recente lavoro su JAMA Oncology descrive l’analisi mutazionale di EGFR sul sangue dei pazienti partecipanti allo studio EURTAC.
Avviare il trattamento chemioterapico oltre 8 settimane dopo la chirurgia addominale impatta negativamente sull'outcome di pazienti operati per carcinoma del colon? I dati di letteratura sembravano concordi nel definire svantaggioso il ritardo, ma un recente studio della British Columbia Cancer Agency smentisce l'evidenza precedente.
Uno studio fa il punto sugli accessi ai dipartimenti di emergenza di pazienti oncologici nell'ultimo mese di vita. Ma quale è il confine tra un intervento futile e una reale motivazione clinica di tali scelte? Ancora pochi gli studi che affrontano il tema, ancora acerba la discussione. Henson LA, et al. Emergency Department Attendance by Patients With Cancer in Their Last Month of Life: A ...
Da alcuni anni l’efficacia degli inibitori di tirosino-chinasi di EGFR nei casi di NSCLC con mutazioni comuni è chiara: meno chiare sono le caratteristiche dei casi con mutazioni rare. Uno studio europeo, pubblicato su JTO, è lo spunto per provare a capirci di più…
Ogni paziente si domanda quali siano le possibilità di risposta al trattamento che gli offriamo. Ogni oncologo si chiede se l’ottenere una risposta impatterà favorevolmente sulla storia della malattia. Sfruttando i dati del TRIBE, il nuovo studio del gruppo toscano indaga il valore della risposta radiologica (precoce e profonda) nel predire progressione e sopravvivenza overall in pazienti con ...
Uno studio di fase II a braccio singolo su 69 pazienti riporta risultati simili a quelli ottenuti da uno studio di fase III su più di 800 pazienti. Lo scenario è quello del carcinoma mammario HER2 positivo in stadio avanzato, la strategia quella del doppio blocco "verticale" con pertuzumab e trastuzumab. La differenza sta nella chemioterapia: paclitaxel nello studio di fase II, docetaxel nello ...