Fino ad oggi non c'era una chiara definizione del trattamento di seconda linea per donne con carcinoma endometriale avanzato. Il trial randomizzato KEYNOTE 775 testa pembolizumab e lenvatinib vs chemioterapia e definisce il nuovo gold standard.
Uno studio retrospettivo condotto presso due Centri accademici americani supporta le raccomandazioni NCCN riguardo all’impiego della chemioterapia adiuvante nel trattamento dei carcinomi mammari triple negative >1 cm. D’altro canto, una prognosi eccellente è stata osservata per le forme infracentimetriche, indipendentemente dal trattamento.
Dieci mesi dopo la pubblicazione dei risultati primari, sono ora pubblicati i risultati di qualità di vita dello studio CheckMate 9ER, che ha documentato l’efficacia di nivolumab + cabozantinib come trattamento di prima linea del tumore renale avanzato.
L'efficacia dell'immunoterapia nel melanoma non smette di stupire: è ora la volta di relatlimab (un LAG-3 inibitore) combinato a nivolumab (noto PD.1 inibitore) a tracciare una strada innovativa. Pubblicati i risultati del trial RELATIVITY-047.
Qual è il ruolo della risposta patologica completa (pCR = pathological complete response) quale endpoint surrogato della disease-free survival e dell’overall survival nei trial registrativi di terapia neoadiuvante per il carcinoma mammario in stadio precoce? Una nuova meta-analisi ci dice che non sono soddisfatti i requisiti di surrogacy.
Un’analisi congiunta di 68 studi prospettici ha valutato l’incidenza di eventi avversi sulla base dell’eventuale trattamento radioterapico ricevuto nei 3 mesi precedenti l’inizio dell’immunoterapia. I risultati? Rassicuranti. Non è stato registrato alcun incremento delle tossicità severe.
Iniziamo l'anno nuovo con uno degli argomenti caldi del 2022: quali sono le caratteristiche di un efficiente MTB, quali le indicazioni Regionali e quali le posizioni dei professionsiti?