Nei primi anni 2000 si dimostrava che l’aggiunta di oxaliplatino al 5-FU migliorava la disease free survival di un 10% assoluto (trial MOSAIC, stadi III). Nei 20 anni successivi l’evidenza di quanto sia importate condurre attività fisica durante e dopo la chemioterapia adiuvante è continuata a crescere. Brown JC, Ma C, Shi Q, Fuchs CS, Meyer J, Niedzwiecki D, Zemla T, Couture F, Kuebler P, Kumar ...
L’impatto della adiposità sull’efficacia dell’endocrinoterapia in pazienti con carcinoma mammario positivo per i recettori estrogenici è stato poco indagato. Uno studio retrospettivo, condotto al Jules Bordet Institute (Bruxelles), ha valutato l’associazione tra body mass index (BMI) e/o adiposità mammaria da una parte e risposta antiproliferativa dopo trattamento con letrozolo neoadiuvante ...
Da anni si discute della necessità di semplificare ed armonizzare i criteri di inclusione negli studi clinici. L’argomento è oggetto di un interessante lavoro, dedicato in particolare agli studi di prima linea per il tumore del polmone avanzato, promosso dalla charity LUNGevity con il coinvolgimento di industria e agenzie regolatorie.
Una nuova opzione per pazienti con carcinoma uroteliale metastatico che siano stati giudicati avere una controindicazione all’uso del cisplatino. Immunoterapia upfront come agente singolo: arrivano i risultati di attività e safety dell’italianissimo ARIES. Iacovelli R, et al. First-line avelumab for patients with PD-L1-positive metastatic or locally advanced urothelial cancer who are unfit for ...
Nella spiegazione della variabilità interindividuale nella risposta al trattamento con inibitori di CDK 4/6 si è dato maggior rilievo ai possibili fenomeni biologici potenzialmente responsabili della resistenza primaria (refrattarietà) o secondaria (resistenza acquisita). Tuttavia, è evidente che il fenomeno è più complesso. Uno studio ha cercato di analizzare la relazione tra determinati ...
Nell'incertezza di quanto intensivo debba essere il follow-up per la paziente radocalmente trattata per carcinoma endometriale, si erige il trial multicentrico italiano TOTEM. Strategia intensiva o minimalismo? L'evidenza non è più un tabù.
I risultati dell’analisi ad interim relativa allo studio KEYNOTE355 avevano dimostrato un vantaggio in progression-free survival con l’aggiunta di pembrolizumab alla chemioterapia in pazienti con carcinoma mammario triple-negative in stadio avanzato e con espressione di PD-L1. Ma cosa è stato osservato in termini di overall survival?