Non sono 101, ma promettono una carica di notevoli cambiamenti nel trattamento di molte patologie, tra cui anche il tumore del polmone. Sono i farmaci anti-PD1: dopo i risultati del nivolumab, pubblicati in settimana i risultati ottenuti con il pembrolizumab…
Ramucirumab: nuovo fiammante protagonista. Dopo i successi (indisturbati) nel tumore gastrico, diventa il terzo antiangiogenico efficace nel trattamento di seconda linea del tumore del colon avanzato. Ma qui la competizione è serrata e la lotta senza quartiere. Wacky RAISES?
Le linee guida ESMO e NCCN sulla gestione clinica del carcinoma mammario sono per lo più concordanti. Tuttavia, esistono delle differenze che riguardano principalmente la gray-zone dell'evidenza scientifica. Come nel famoso gioco della settimana enigmistica, uno studio ci aiuta a trovarle.
Vari studi hanno esplorato la correlazione tra tossicità ed efficacia, nell’ipotesi che l’effetto sul tessuto sano sia un “marker” del raggiungimento di dosi efficaci. Ora uno studio italiano esplora l’associazione tra volume dei globuli rossi ed efficacia del pemetrexed
Lo studio CAIRO3 ricorda un trattato marziale. Come ne "L'arte della guerra" di Sun Tzu, la tattica del mantenimento è la parte più importante nella complessa strategia del contenere l'avversario. Anche se il nemico è imbattibile, per molto tempo lo si può bloccare e ne si può ritardare l'avanzamento con il minimo dispiego di truppe. Ma ogni battaglia vinta, si sa, ha il suo prezzo da pagare.
L'overall survival (OS) è un endpoint clinico rilevante e allo stesso tempo dibattuto negli studi sul carcinoma mammario metastatico. E' infatti noto come, grazie alla disponibilità di diversi trattamenti efficaci, la sopravvivenza possa essere influenzata dalle terapie che vengono effettuate nel periodo post-progressione. Tuttavia, quanto di tale informazione è riportato in letteratura?