Lo studio STAR ha valutato il beneficio di una strategia di pausa terapeutica per i pazienti con tumore del rene trattati in prima linea con TKI: il razionale e l’obiettivo erano molto interessanti, il risultato non del tutto convincente… e nel frattempo lo scenario terapeutico è cambiato.
Noto il beneficio dell'immunoterapia in seconda linea (se dMMR/MSI-H) e in attesa dei risultati dei trial di fase III, il trial END-3 del gruppo italiano MITO testa upfront la combinazione di carboplatino-paclitaxel con avelumab. Verso un approccio terapeutico personalizzato anche nella neoplasia endometriale?
Nello studio di fase III OlympiAD, il PARP-inibitore olaparib ha prolungato significativamente la progression-free survival rispetto alla chemioterapia a scelta del medico in pazienti con mutazione germinale di BRCA e carcinoma mammario HER2-negativo metastatico. Nell’analisi pre-specificata (con maturità al 64%), l’overall survival (OS) mediana era di 19.3 mesi nel braccio con olaparib e di ...
Le evidenze a sostegno dell’efficacia dei PARP inibitori nel tumore della prostata si arricchiscono di un altro importante tassello: lo studio TRITON3 evidenzia, nei pazienti con mutazioni di BRCA o ATM, miglior controllo di malattia con il rucaparib rispetto alle terapie standard per la malattia resistente alla castrazione.
Mentre si aspettano i dati del trial Breakwater - che testa encorafenib e cetuximab in prima linea – arrivano i risultati di ANCHOR CRC uno studio fase II a braccio singolo che mira a valutare efficacia e sicurezza di encorafenib, binimetinib e cetuximab in pazienti con mCRC BRAF muatato.
Le pazienti con carcinoma mammario e in trattamento con farmaci che determinano una deprivazione ormonale usualmente accusano sintomi più severi correlati alla sindrome genitourinaria rispetto alle donne che non hanno una storia di carcinoma mammario. Al fine di alleviare tali disturbi, recentemente sono stati proposti nuovi approcci terapeutici, fra cui la laserterapia vaginale. Tuttavia, non ...
Uno studio randomizzato mostra che, quando il tumore del polmone che deve essere operato è molto piccolo, un intervento chirurgico più conservativo (segmentectomia o wedge resection) ottiene risultati simili alla classica lobectomia.