Tra i melanomi diagnosticati in stadio molto precoce (stadio I e IIA) ve ne sono alcuni con un rischio di ricaduta più elevato, che potrebbero essere candidati a sorveglianza intensiva o addirittura a terapia adiuvante dopo la asportazione chirurgica. Un nuovo modello, che combina variabili clinico-patologiche e molecolari, sembra poterli individuare.
Le linee guida internazionali ESO-ESMO affrontano i diversi aspetti correlati alla gestione del carcinoma mammario in stadio avanzato. ONcotwITing fa un focus sul sottogruppo luminale (HR-positivo, HER2-negativo).
Lo studio Lung-MAP, condotto nei pazienti con tumore del polmone squamoso, ha affiancato risorse pubbliche e private per testare numerosi farmaci nell’ambito dello stesso protocollo. I risultati dicono che la strada è ancora lunga, ma il metodo è promettente.
Tumore renale e trattamenti di prima linea. Appare chiaro che il nuovo standard si basa sull'immunoterapia in combinazione. Pubblicati i risultati di una analisi esploratoria del KEYNOTE-426 che mira a verificare efficacia e safety a lungo termine della combinazione tra pembrolizumab e axitinib.
Le linee guida ESO-ESMO prendono in esame il carcinoma mammario avanzato (ABC) che comprende sia il carcinoma mammario localmente avanzato inoperabile sia il carcinoma mammario metastatico. Da oggi ONcotwITing presenta una piccola serie sul tema, descrivendo il metodo e anticipando alcune delle novità presenti nella 5° edizione.
Nei giorni scorsi è stato presentato ufficialmente il questionario sviluppato in Italia per la valutazione della tossicità finanziaria nei pazienti oncologici: una pubblicazione descrive la prima parte dello sviluppo dello strumento.
Uno studio di real life condotto al Memorial Sloan Kettering Cancer Center (MSKCC) di New York sottolinea l’importanza di non sospendere prima del previsto le somministrazioni di trastuzumab per il trattamento del carcinoma mammario HER2-positivo in stadio precoce. Ovviamente, laddove possibile.