Uno studio retrospettivo giapponese si aggiunge alla lista di lavori che indagano l’associazione tra tossicità ed efficacia dei trattamenti antitumorali. Questa volta l’analisi è nei pazienti con epatocarcinoma trattati con atezolizumab e bevacizumab. Ma i problemi metodologici non mancano…
Pubblicati i risultati del trial SUNLIGHT che confronta in pazienti con malattia colorettale avanzata trifluridina-tipiracile +/- bevacizumab come terapia di terza linea. Dimostrata l'efficacia sinergica della combinazione, che si propone come possibile futuro standard terapeutico.
Lo studio di fase 2 a singolo braccio DESTINY-Breast01 aveva rappresentato il primo banco di prova per testare l’attività di trastuzumab deruxtecan in pazienti con carcinoma mammario metastatico HER2-positivo dopo terapia con T-DM1. Nello studio di fase 3, DESTINY-Breast02, efficacia e sicurezza di trastuzumab deruxtecan vengono confrontate con il trattamento a scelta del clinico.
Un interessante studio spagnolo descrive la consapevolezza della prognosi e dell’intento della terapia da parte di pazienti oncologici dopo il colloquio sulla strategia di prima linea. I risultati fanno molto riflettere, offrendo spunti per considerazioni etiche e psicologiche.
Un altro dato testimonia che la chemioterapia standard (cisplatino e gemcitabina) si combina efficacemente all'immunoterapia nel trattamento della patologia biliare: dopo l'associazione con il PD-L1 inibitore durvalumab (TOPAZ-1) è ora il momento di quella con il PD-1 inibitore pembrolizumab (KEYNOTE-966).
I real world data del prossimo futuro dovrebbero comprendere anche i patient-reported outcomes. I colleghi inglesi del Christie NHS Foundation Trust descrivono i primi due anni di impiego dei PROs nella pratica clinica, in particolare nei pazienti con tumore del polmone. L’analisi documenta la fattibilità della raccolta e dell’analisi descrittiva dei dati.
Un importante passo avanti nel trattamento personalizzato del tumore dello stomaco: la combinazione di chemioterapia e zolbetuximab migliora l'outcome di pazienti con tumore HER2 negativo e Claudina 18.2 positivo.