Una survey condotta in Francia, su cittadini selezionati a caso nella popolazione generale, evidenzia quali aspetti il pubblico conosce meglio e quali di meno, relativamente al tumore del polmone. I risultati offrono spunti di riflessione…
La speranza delle terapie target anche per una patologia orfana come il tumore del corticosurrene. Linsitinib (OSI-906), un inibitore specifico dell’Insulin Growth Factor 1-R, somministrato oralmente, attivo negli studi precoci. Pubblicati i risultati del trial randomizzato. Promessa mantenuta o la neoplasia surrenalica rimarrà l’Oliver Twist dell’oncologia solida?
Volgiamo lo sguardo oltreoceano per una stima aggiornata riguardo alla percentuale di pazienti che sopravvivono più di 5 anni dalla diagnosi di tumore.
Sul web molti siti pubblicizzano la possibilità di terapie anti-tumorali personalizzate: ma si tratta di strategie di provata evidenza? Un’analisi americana denuncia che non sempre i vantaggi pubblicizzati sono scientificamente affidabili.
Nessun fraintendimento politico: qui si parla di Fotios Loupakis, non di Alexis Tsipras. Il recente lavoro pubblicato sul Journal of the National Cancer Institute analizza le caratteristiche cliniche e patologiche di 2.000 pazienti con malattia avanzata, dimostrando come la sede anatomica della neoplasia primitiva sia un importante fattore prognostico nel tumore del colon.
Un acronimo, GIM (Gruppo Italiano Mammella). Un numero, due. Lo studio è il GIM-2. Il disegno è 2x2 fattoriale. I risultati dicono che la combinazione di 2 farmaci (EC) è meno tossica e ugualmente efficace della combinazione a 3 farmaci (FEC). Ma non è finita. La somministrazione ogni 2 settimane è superiore alla somministrazione ogni 3 settimane.
C’è molto interesse per le “biopsie liquide”, che potrebbero consentire la diagnosi molecolare su siero / plasma senza ricorrere al prelievo di tessuto. Un recente lavoro su JAMA Oncology descrive l’analisi mutazionale di EGFR sul sangue dei pazienti partecipanti allo studio EURTAC.