Le evidenze a sostegno dell’efficacia dei PARP inibitori nel tumore della prostata si arricchiscono di un altro importante tassello: lo studio TRITON3 evidenzia, nei pazienti con mutazioni di BRCA o ATM, miglior controllo di malattia con il rucaparib rispetto alle terapie standard per la malattia resistente alla castrazione.
Mentre si aspettano i dati del trial Breakwater - che testa encorafenib e cetuximab in prima linea – arrivano i risultati di ANCHOR CRC uno studio fase II a braccio singolo che mira a valutare efficacia e sicurezza di encorafenib, binimetinib e cetuximab in pazienti con mCRC BRAF muatato.
Le pazienti con carcinoma mammario e in trattamento con farmaci che determinano una deprivazione ormonale usualmente accusano sintomi più severi correlati alla sindrome genitourinaria rispetto alle donne che non hanno una storia di carcinoma mammario. Al fine di alleviare tali disturbi, recentemente sono stati proposti nuovi approcci terapeutici, fra cui la laserterapia vaginale. Tuttavia, non ...
Uno studio randomizzato mostra che, quando il tumore del polmone che deve essere operato è molto piccolo, un intervento chirurgico più conservativo (segmentectomia o wedge resection) ottiene risultati simili alla classica lobectomia.
Lo studio prospettico osservazionale GARIBALDI - una survey condotta in 44 centri italiani di differente volume ed expertise - mira a fotografare l'aderenza alle linee guida nazionali dell'AIOM nel trattamento della patologia oncologica pancreatica. Inoltre, descrive l'outcome dei pazienti italiani trattati nella pratica clinica.
Il beneficio delle analisifarmacogenetiche prima di iniziare una terapia farmacologica è ben documentato per diverse combinazioni di singoli geni e farmaci. Tuttavia, mancava ancora uno studio che esaminasse in modo rigoroso l’utilità clinica di una strategia di genotipizzazione preventiva con l’impiego di un pannello farmacogenetico. Lo studio, tutto europeo, è arrivato e ha guadagnato ...
Sin dalla sua pubblicazione, lo studio ADAURA ha stimolato il dibattito scientifico: da una parte chi sottolinea il grande vantaggio in disease-free survival associato all’impiego di osimertinib come terapia adiuvante del NSCLC EGFR mutato, dall’altra chi sottolinea l’assenza del dato di sopravvivenza globale. Ora abbiamo i risultati dello studio ad un follow-up più maturo…