Sul web molti siti pubblicizzano la possibilità di terapie anti-tumorali personalizzate: ma si tratta di strategie di provata evidenza? Un’analisi americana denuncia che non sempre i vantaggi pubblicizzati sono scientificamente affidabili.
Nessun fraintendimento politico: qui si parla di Fotios Loupakis, non di Alexis Tsipras. Il recente lavoro pubblicato sul Journal of the National Cancer Institute analizza le caratteristiche cliniche e patologiche di 2.000 pazienti con malattia avanzata, dimostrando come la sede anatomica della neoplasia primitiva sia un importante fattore prognostico nel tumore del colon.
Un acronimo, GIM (Gruppo Italiano Mammella). Un numero, due. Lo studio è il GIM-2. Il disegno è 2x2 fattoriale. I risultati dicono che la combinazione di 2 farmaci (EC) è meno tossica e ugualmente efficace della combinazione a 3 farmaci (FEC). Ma non è finita. La somministrazione ogni 2 settimane è superiore alla somministrazione ogni 3 settimane.
C’è molto interesse per le “biopsie liquide”, che potrebbero consentire la diagnosi molecolare su siero / plasma senza ricorrere al prelievo di tessuto. Un recente lavoro su JAMA Oncology descrive l’analisi mutazionale di EGFR sul sangue dei pazienti partecipanti allo studio EURTAC.
Avviare il trattamento chemioterapico oltre 8 settimane dopo la chirurgia addominale impatta negativamente sull'outcome di pazienti operati per carcinoma del colon? I dati di letteratura sembravano concordi nel definire svantaggioso il ritardo, ma un recente studio della British Columbia Cancer Agency smentisce l'evidenza precedente.
Uno studio fa il punto sugli accessi ai dipartimenti di emergenza di pazienti oncologici nell'ultimo mese di vita. Ma quale è il confine tra un intervento futile e una reale motivazione clinica di tali scelte? Ancora pochi gli studi che affrontano il tema, ancora acerba la discussione. Henson LA, et al. Emergency Department Attendance by Patients With Cancer in Their Last Month of Life: A ...
Da alcuni anni l’efficacia degli inibitori di tirosino-chinasi di EGFR nei casi di NSCLC con mutazioni comuni è chiara: meno chiare sono le caratteristiche dei casi con mutazioni rare. Uno studio europeo, pubblicato su JTO, è lo spunto per provare a capirci di più…