Gli studi negativi, si sa, impiegano più tempo ad esser pubblicati... Lo studio randomizzato che confrontava amrubicina e topotecan come seconda linea dei pazienti con microcitoma, completato nel 2010, viene pubblicato ora su JCO... L'ennesima delusione in questo setting!
Per anni la PFS ha dominato come endpoint surrogato di sopravvivenza nei tumori del colon avanzato. Ma nell’epoca delle target therapies questo assunto è ancora valido? Per capirlo, addentriamoci con l’aiuto di Danny Sargent nelle labirintiche pieghe del database ACCENT. Sarà ancora surrocracy?
Uno studio randomizzato di fase II aveva evidenziato un beneficio dall'aggiunta dell'iniparib alla chemioterapia (gemcitabina/carboplatino) in pazienti con carcinoma mammario avanzato "triple negative". Lo studio di fase III, disegnato per confermare tali risultati, ha fallito l'obiettivo. Proviamo a capirne di più attraverso la lettura del lavoro in extenso.
JCO pubblica un piccolo studio americano in cui i pazienti con NSCLC metastatico, dopo fallimento della prima linea, venivano trattati con erlotinib e trattamenti locali. Risultati interessanti, ma viziati da un grande bias di selezione!
In linea con altre evidenze accumulate nel tempo, una analisi post-hoc dello studio internazionale PETACC 8 suggerisce il valore prognostico della biologia molecolare anche in setiing adiuvante. Importanti implicazioni per i trial futuri. Ma il dato cambia la nostra pratica clinica?
Nel setting neoadiuvante, lo studio NeoALTTO ha mostrato che la doppia inibizione di HER2 con lapatinib e trastuzumab, associata alla chemioterapia con paclitaxel settimanale, aumenta in modo significativo il tasso di risposta patologica completa (pCR). Al meeting ASCO 2014 sono stati presentati i risultati dello studio ALTTO (corrispettivo adiuvante del NeoALTTO) che, non riproducendo quanto ...
Il microcitoma è sicuramente la Cenerentola dei tumori polmonari, in termini di progressi terapeutici. Un gruppo italiano ne descrive le alterazioni molecolari, potenziali bersagli di farmaci: pochi casi positivi, ma quei pochi potrebbero forse aver beneficio da una terapia innovativa...