Basta poco. È sufficiente una modesta espressione di HER2 sulle cellule tumorali perché si ottenga un beneficio dal trattamento con l’immunoconiugato Trastuzumab deruxtecan (T-DXd). Accolti con ...
Uno studio prospettico ha valutato il ruolo della chemioterapia neoadiuvante nel trattamento del carcinoma mammario metaplastico triplo negativo, ricercando possibili associazioni tra profilo ...
Il sacituzumab govitecan (SG) è un farmaco immunoconiugato composto da un anti–Trop-2 legato al chemioterapico SN-38 mediante un linker idrolisabile. Nello studio ASCENT, il SG ha mostrato un ...
Lo studio DAPHNe ha valutato la fattibilità di semplificare (de-escalation) la terapia in pazienti con carcinoma mammario HER2-positivo in stadio II-III dopo terapia neoadiuvante e ottenimento di ...
È noto come una percentuale elevata di pazienti con carcinoma mammario interrompa precocemente la terapia endocrina per intolleranza. L’identificazione delle cause che portano ad una sospensione dei ...
Lo studio di fase III PEARL phase III è stato disegnato per rispondere alla domanda se l’efficacia della combinazione di palbociclib ed endocrinoterapia è superiore a quella della chemioterapia ...
A distanza di circa dieci anni dai primi trial prospettici che hanno dimostrato un vantaggio dalla tecnologia mammografica della tomosintesi rispetto alla mammografia digitale, uno studio mette a ...
Uno studio condotto su una casistica del MD Anderson Cancer Center ha valutato il rischio di sviluppare metastasi encefaliche in pazienti con diagnosi di carcinoma mammario invasivo portatrici di ...
L’immunoconiugato trastuzumab deruxtecan vince e convince. Lo studio DESTINY-Breast03 ne decreta l’efficacia verso T-DM1 nel trattamento del carcinoma mammario metastatico HER2-positivo, dopo ...
Il carcinoma HER2-positivo ha biologicamente una propensione a diffondere al sistema nervoso centrale ma, forse, a seguito di una maggiore sopravvivenza libera da malattia, diventa anche più ...